Tregua fiscale 2023 ultimissime

Cos’è la tregua fiscale

La tregua fiscale è un provvedimento straordinario che solitamente viene attuato in momenti di crisi economica o quando si insedia un nuovo governo. Si tratta di un’occasione per consentire ai contribuenti in difficoltà economica di mettersi in regola con l’Agenzia delle Entrate pagando somme sensibilmente ridotte rispetto al loro debito originale.

Ma a cosa serve esattamente una tregua fiscale? L’obiettivo primo è fare emergere situazioni irregolari. Allo stesso tempo, questo provvedimento offre un significativo sostegno ai contribuenti e alle imprese in difficoltà viscerali. In sostanza, è un incentivo per regolarizzare la propria situazione tributaria attraverso un pagamento ridotto, contribuendo così a sostenere l’economia.

Quando scade la tregua fiscale 2023?

Le date precise di scadenza della tregua fiscale per il 2023 sono state definite dal legislatore e prevedono differenti scadenze per le varie tipologie di sanatorie. Ad esempio, per beneficiare della “rottamazione quater“, che consiste nello stralcio di interessi, sanzioni e aggio, il termine per l’adesione cade il 30 settembre 2023. Allo stesso modo, la data ultima per la regolarizzazione delle violazioni formali è fissata al 31 ottobre 2023. Per un quadro completo ed aggiornato di tutte le scadenze legate alle misure di tregua fiscale per il 2023, si consiglia di consultare il calendario fornito dalla Legge di Bilancio 2023.

Consulta la circolare n.6 con i chiarimenti sulla tregua fiscale pubblicata dall’Agenzia dell’entrate.

Come funziona e quali sono gli sconti previsti?

Distinguere le diverse misure previste dalla tregua fiscale è fondamentale per capire al meglio come aderire e i benefici che ne conseguono. I principali strumenti previsti sono la regolarizzazione delle violazioni formali, il ravvedimento speciale, le adesioni agevolate, la regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate, e varie definizioni agevolate.

Per la regolarizzazione delle irregolarità formali, è necessario versare una somma di €200 per ciascun periodo d’imposta a cui si riferiscono le violazioni, risolvendo in tal modo le irregolarità o le omissioni.

Il ravvedimento speciale permette di porre rimedio a violazioni concernenti dichiarazioni valide precedentemente presentate, con un importante riduzione della cauzione affiancata all’obbligo di rilasciare le irregolarità e le omissioni in oggetto.

L’adesione agevolata, invece, è strutturata come un beneficio derivante da una definizione agevolata degli attenti del procedimento di accertamento, pressoché connessi ai tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate.

È prevista inoltre la possibilità di regolarizzare l’omesso o carente versamento delle rate successive alla prima in seguito ad accertamento con adesione o di acquiescenza.

Infine, la definizione agevolata delle controversie tributarie offre la possibilità di definire attriti pendenti in ogni stato e grado del giudizio mediante il pagamento di un importo determinato, con scadenza entro il 30 Giugno 2023.